Il presente lavoro finale mira ad analizzare e riflettere il processo di produzione artistica, che deriva dal lavoro con forme organiche mediante disegno e oggetti con materiali tessili Industriali, sviluppando così la mia poetica personale. Innanzitutto, produco disegni, poi penso al colore e poi faccio oggetti con tessili, qui è prodotto, una specie di passaggio dalla bidimensionale. Questi oggetti realizzati con materiali tessili industriali offrono un interesse tattile e visivo. Relegare la tua utilità per la tua condizione duttile, morbida e perché puoi essere tinta. Il cromatismo dei materiali tessili è dato morendo con aniline per poliestere. Allo stesso modo, a volte inizi a dipingere una foto, iniziare una base bianca. Il lavoro mira a sottolineare una relazione tra la pittura / tridimensionale e le tensioni organiche / industriali, che attraversano e da quella ricerca o corrispondenza, nasce il titolo di questa scrittura. Una delle strategie che uso per svolgere il lavoro è supportato che l’arte contemporanea è influenzata da contraddizioni e singolarità e dalla sua crescente frammentazione, inquinamento ed eterogeneità. In questo contesto vi è una profusione di proposte e interconnessioni in cui il lavoro, in parole di formaggio (1973), copre più dimensioni che sono intrecciate per promuovere un discorso poetico che attiva una lettura artistica di lettura, cioè; Aprire, di più sensi, che condiziona un rapporto di feedback tra l’oggetto, il discorso e la vista dell’altro. Tenendo conto di questo, è che faccio il mio lavoro in base a vari materiali, risorse e mezzi per non esaurire possibili interpretazioni del significato.