madrid, 6 dic. (Portallico / EP) –
Una fotografia della scena del crimine potrebbe essere sufficiente per ricostruire Lo scenario in 3D e misurare gli oggetti grazie ad una procedura ideata da due ricercatori dell’Università della Salamanca, pubblicati dalle informazioni e dalle notizie scientifiche (SINC).
L’indagine Diego González Aguilera, co-autore dello studio e del ricercatore nel dipartimento di cartografia e ingegneria del pavimento dell’Università di Salamanca, e Javier Gómez-Lahoz, dalla stessa università, è stato pubblicato a novembre del Journal of American Academy of Forensic Sciences, Journal of Forensic Sciences .
La procedura proposta dai due scienziati è progettata in modo che la polizia scientifica possa estrarre i dati metrici dalla scena di un crimine da una singola fotografia ricostruendo il tempo 3D dopo il tempo che è Ho messo il crimine.
In istruzioni per sincronizzare che “Portaltic” ha raccolto dal suo sito web, González-Aguilera sottolinea che la sua ricerca solleva “una linea di ricerca senza precedenti e originale nel campo della criminologia e dell’ingegneria forense , poiché consente lo sfruttamento metrico della scena di un crimine da un’unica immagine. “
Per avviare il processo è necessario scattare un’immagine che include dettagli facilmente identificabili e, almeno tre, tre fuga Punti: puntare in convergere i rettili che vengono proiettati in una direzione -, oltre ad almeno una distanza nella scena.
Con questi dati, viene eseguita un’estrazione “automatica” degli elementi strutturali dell’immagine dell’immagine. Poiché questi elementi mantengono le relazioni geometriche con il resto e con la telecamera stessa, è possibile eseguire un’analisi dimensionale dello scenario che prende in considerazione distanze, angoli e superfici.
Nella sua applicazione alle indagini di polizia, questo Il processo consente di determinare da un’immagine presa dove si è verificato un omicidio a quale distanza era, ad esempio l’arma con cui è stato commesso dal corpo della vittima.
La tecnica previene possibili errori commessi prendendo diverse fotografie che, come si distingue González-Aguilera, è spesso difficile da sovrapporre bene.
Successivamente, per ricostruire l’immagine e visualizzare lo scenario Da qualsiasi punto di vista, interattivamente e tridimensionale, viene utilizzato uno strumento per computer scritto in formato VRML (linguaggio di modellazione della realtà virtuale), una lingua progettata specificamente per questa attività.
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