Un albero che cade

sarà noto, è una di quelle trappole filosofiche senza partenza, un’avaria. Una delle sue formulazioni dice: Se un albero cade nella foresta e nessuno lo sente, fa rumore? Il suono dipende dalla presenza di un organo che trasforma la vibrazione dell’aria e un cervello che lo concepiva. Ma, d’altra parte, l’albero è caduto; Possiamo controllarlo. La realtà dell’esistenza dipende da un osservatore? In tal caso, c’è la realtà senza quel testimone? È attribuito all’irlandese Cleric George Berkeley la sistematizzazione di questi approcci, ma abbonda in altre culture, come il buddismo, e ha persino detto Einstein giocato con l’idea. Ci sarebbe un universo senza un’intelligenza che lo conosceva, che lo sperimentò, per avventurarsi in lui?
Abbiamo iniziato a perdere il resoconto dei giorni di chiusura perché allo stesso tempo non esegue lo stesso, non è ugualmente esperto. Le date non tengono il senso, non è più il 15 o il 16 aprile ma ieri 523, oggi 551, cazzo, per vedere domani. Oppure siamo nella quinta settimana, che molti danno alle vecchie date dei vecchi obblighi. Dubitiamo che il mondo esista, almeno il mondo come credevamo di sapere. Otteniamo immagini di luoghi che abbiamo incontrato e dare l’impressione di uscire da un’allucinazione, un film di finzione, una ricreazione digitale. La nostra stessa città sembra far parte di quella fantasia di strade deserte che abbiamo visto tante volte o leggere. Tutto ciò che la pioggia batteva nella finestra, tutte quelle nuvole che Merodean, quelle finestre ferocose … è la montagna che abbiamo ancora intravisto? C’è una cappella sistina? Continua a battere il mare contro la costa?
insieme a quel Saith cresceva la sensazione che la realtà in cui sapevamo più o meno mosso è diventato molto vecchio improvvisamente, come anacronistico come un’era storica archiviata, come l’impero romano o il compito rivolta. I confronti non cessano: questo sarà peggio della grande depressione, peggio della guerra civile, il peggiore dalla seconda guerra mondiale. Mi chiedo se in quel momento qualcuno si fermò a speculare quanto sia stato serio ciò che stava accadendo in relazione ad altre crisi o semplicemente sopravvissuto nel modo migliore possibile. Il confronto con i momenti precedenti non è più un modo per suonare gli enigmi e rivela che non sappiamo ancora nulla e non abbiamo preso la misura. Che i nostri politici continuano a comportarsi come se tale cosa conferma questo sospetto. Anche i tori.
Quando uno è malato durante una lunga stagione, smette di capire la realtà come usata. Diventa così strano come un luogo che conosceva vecchio, in un viaggio remoto, e che ricorda a malapena i sapori simili alle quinte di un sogno che non è in grado di ricomporre durante la colazione nonostante tutti gli sforzi. Questo albero. Sta cadendo, da vecchio E per assurdo, non sentiamo più dei trilli di uccelli spaventati, perché non ci vediamo ancora a terra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *