in inglese
xmlns: i18n = “http://apache.org/cocoon/i18n/2.1 “> A causa della carenza di ricerca nelle pianure interne interne del nord-est dell’Argentina e l’assenza di studi archeologici in contesti stratigrafici, le informazioni zoarqueologiche per questo ampio contesto ambientale non sono praticamente non- esistente. Dal Black 1 Lagoon Excavation, un sito multi-attività corrispondente all’Olocene tardivo, è stato possibile avere un abbondante campione di esemplari ossei e malacologici. In questo lavoro, l’analisi tassonomica, anatomica e taphonomica dell’Assemblea archefaunistica recuperata, con l’obiettivo di caratterizzare la diversità delle risorse faunali che sono state sfruttate, iniziano ad analizzare le pratiche legate alla loro lavorazione e discutere i processi di taxi coinvolti nella formazione di il set di osso. Sulla base di questi studi, si propone che i cervidi medio-cuscinetti siano state le principali risorse faunistiche consumate sul sito. Tuttavia, una grande varietà di taxa, compresi i roditori (cuses, calip, carpincho), tratteggiati, carnivori, lucertole, rheidos, pesce e molluschi, sono stati approfitati. L’integrazione delle informazioni generate con il micro-livello disponibile consente di proporre un modello di utilizzo di risorse di farese legate allo sfruttamento dei taxa disponibili nei vari microambienti delle cinghie alluvionali e delle alte pianure dell’ambito dell’interruzione.
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