La parola inglese aliena non evoca alcuna simpatia per l’immaginazione collettiva. Questa è chiamata le specie esotiche invasive nella bibliografia internazionale. È un termine che non favorisce l’immagine di queste specie. Attraverso una visione semplicistica che considera fenomeni puntuali e disconnessi dal loro ambiente, sono immediatamente accusati di tutti i mali. Le invasioni sono in realtà movimenti all’interno di una biosfera costituita da milioni di specie e, soprattutto, strutturate in ecosistemi organizzati e dinamici; Ecosistemi che devono essere adattati alla costante pressione delle nostre società espandibili.
Le invasioni biologiche rappresentano l’albero che nasconde la foresta? Non saranno solo un sintomo di una malattia più globale (un cambiamento radicale degli ecosistemi a causa dell’attività umana), una specie di segnale di allarme per il gestore spaziale naturale?
il tema delle invasioni biologiche è stata sviluppato nel quadro della crescente importanza del concetto di biodiversità, cioè dal vertice planetario di Rio de Janeiro sull’ambiente e lo sviluppo, da maggio a giugno 1992. Di tale nozione di biodiversità, i gestori che si sono concentrati sulla profusione di specie, che sono conosciute, quelle che sono scomparse in tutto il tempo geologico e quelle che scompariranno nella crisi di estinzione.