Pubblicità creativa inefficace

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La rivoluzione industriale ha portato con sé l’aspetto dell’infinito di nuovi prodotti per i cittadini. Pubblicità, in quel momento, aveva uno scopo molto informativo. Si trattava di pubblicizzare l’inserzionista e spiegare quale era l’uso del prodotto che ha prodotto per il pubblico. Aveva una chiara utilità. Ma, dal momento in cui questa fase è stata superata, e le industrie che gareggiavano con articoli simili apparvero, il carattere informativo è andato sullo sfondo. Il messaggio razionale non era così forte e le emozioni hanno cominciato a influenzare la decisione di acquisto.

E cosa sta succedendo ora? Attualmente c’è un’immensa saturazione di inserzionisti, prodotti e messaggi che dubito di raggiungere notevolmente il consumatore finale. A seconda del contesto in cui ti muovi, come professionista di pubblicità è possibile avere accesso a clienti piccoli, medi o grandi. Sarei sorpreso di sapere che oggi oggi un gran numero di comunicatori comprende i messaggi pubblicitari a modo loro. Cioè, la trasmissione a un grafico di progettazione di informazioni soggettive, basata solo su intuizione e gusti personali. E, bene, questo professionista sviluppa concetti senza tenere conto di altre discipline estranee al grafico che sono essenziali nel processo di comunicazione di qualsiasi prodotto.

Questa particolare forma di lavoro era normale durante gli anni ’60 e ’70. I clienti, commerciali e fumettisti non si sono evoluti in molti mercati e continuano a mantenere questa procedura. L’unica differenza è che il tavolo da disegno è sostituito da un nuovo Mac di zecca. C’è un libro di J.J. Pérez Cuesta e Rafael Esteve che contemplano la pubblicità inefficace, ciò che non tiene conto della realtà dei mercati e, di conseguenza, dei consumatori. Comunicazioni dirette solo per avere un impatto, intrattenere e stimolare i sensi. Una pubblicità che viene dimenticata delle basi: percezioni. A pagina 38 del libro cita l’agonia dei marchi come sette, in un declino permanente, nonostante le sue campagne creative. Non importa la dimensione del mercato o del cliente, il relativo è l’efficacia del messaggio. Una pubblicità molto ben vertebrata che rende utile la creatività e, naturalmente, che vendi.

Image: http://www.taringa.net/posts/noticias/8694631/Coca-cola-vs-pepsi-sprite-vs-zup-herni12.html

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