La fretta di iscriversi nella storia è un sintomo del nostro tempo: ha esortato a trascendere ma senza certezza che domani garantisce posterità.
Lì, in questi primi decenni del 21 ° secolo, la tendenza alla storia della fretta. Derivato in larga misura dalla velocità con cui le informazioni si diffondono, dall’accesso alla conoscenza, della facilità con cui le tendenze nascono, crescono, sviluppano e passano, sembra che la fretta di trascendere diventa ma di una buona parte dell’umano Azioni.
Così, se il politico approva una legge, dirà nel suo discorso che il lavoro legislativo raggiunto è un passo storico nel paese; Se il governante decreta una disposizione, si riferirà all’anticipo storico che questo rappresenta; Se la società prende per un momento – che possono essere ore, giorni o settimane – la strada, qualcuno avrà sottolineare il momento storico che un tale fatto significa. Anche nello sport, una vittoria della squadra a sua volta gode di un peso uguale di fronte al futuro.
termini anche come parte dei beachegua di parte, epica, fondamentale, senza precedenti, tra l’altro così tanti che indicano qualcosa che mira a essere resistente o raggiungere la posterità, diventano valuta attuale, al punto che praticamente tutte le azioni in grado di raggiungere un eco dei media o uno spazio di diffusione mira a essere denominato come storia.
Questo assaggio per guardare verso il futuro come se noi sono stati in grado di prevedere ciò che verrà, tuttavia, molta aspirazione, più di prestidigitazione e piccola realtà.
Questo è urgente per fare azioni in oggi qualcosa di ancora più fugace e passeggero, meno stabile; Più veloce è la pagina è passata, meglio affinché allo stesso modo, il prima possibile, siamo in grado di scrivere una storia in cui gli stessi attori sono anche i principali beneficiari, coloro che determinano l’eredità, che indicano ciò che l’eredità Lascerà le generazioni che vengono.
Si dimentica, tuttavia, che quella storia che ti precipitiamo a lasciare scritta nella vita non dipende da tutti noi stessi. La cosa storica è ciò che sopravvive nel tempo e merita quel qualificatore per le sue conseguenze nei termini medi e lunghi e che quasi sempre è impossibile da intravedere dal presente, precisamente perché sono immersi in esso.
svalutato per Il presente con quel gusto per la marcatura come storico e con esso depositarlo in futuro con la forza, senza tempo per la valutazione, per l’analisi o la prova infallibile del tempo. Alcuni costruiscono persino le proprie statue, organizzano competizioni e premi con i propri nomi, danno strade, ponti o luoghi i loro cognomi, tra le altre forme di megalomania e certezza che in futuro continueranno presente.
svalutare il Storia Dalla sua dettatura ad oggi contiene grandi caratteristiche di superbo molto utile per lo studio serio e oggettivo dei fatti. Evita anche che coloro che non sono protagonisti possano essere considerati nella loro giusta dimensione, perché i parametri da apparire come parte del domani le dettano, come marcato antichità, chi scade o è alla testa.
Niente di più Anti-democratico per programmare se stessi il futuro, come giudice che con una determinazione della flammage decide ciò che trascende e cosa non lo fa. Niente di meno democratico che provare -vana illusione – determinare cosa sopravviverà e sarà in grado di trascendere. In sintesi, quale povertà del presente che dal piedistallo del potere effimero – ed è colui che governa o quello che appare nei mass media – immagina di poter scrivere il libro di un’altra storia diversa da quella di se stessi.
La storia della relatizzazione è un sintomo del nostro tempo, a volte frenetico, ad altri imbottito, molto incline a reinventare e incapace di analizzare con calma, con cautela, quei fatti che sono stati davvero – e non quelli che saranno – Storia.
carlos castillo | @ALTANERIAS