L’essere umano è in ricerca permanente di se stesso, e ci sono molte teorie che ha sviluppato in questo senso. Tuttavia, è alla difficoltà di non risolverlo affatto. Cerca di definire la sua realtà e finisce per assumere ciò che viene presentato o dovrebbe essere la sua stessa natura, quindi, unisce diverse teorie esistenzialiste o idealistiche. Ma, nella teologia cristiana, l’incarnazione del logos appare nella sua storia e ha “qualcosa” a dire non solo a livello della sua esistenza ma soprattutto al livello della sua essenza. L’uomo raggiunge, poi la pienezza della sua natura Nel Logos incarnato, radicalmente, poiché solo in Gesù Cristo è adempiuto la totalità del piano divino della salvezza (CFR EF 2, 1 – 10), cioè, finalmente viene effettuata nella sua essenza, poiché Dio ci pensava Dall’eternità. Avendo creato l’uomo nella sua “immagine e somiglianza” (Gn 1, 26) rivela che Dio vuole condividere la propria vita con lui. Il logos incarnato è l’unico che può rivelare all’uomo il suo vero essere, come una pienezza della sua natura. Gesù Cristo è quella pienezza da quando è il modello in cui ogni uomo viene creato e verso chiunque debba essere diretto.