Jelly Roll Morton (Italiano)

Dedicato alla musica dall’infanzia, dal 1902 diventa una delle figure della città di Lupanas alla moda e sviluppata da allora una carriera musicale caotica e una vita disordinata che, tuttavia, no influenza il suo talento. Nel 1920 lo troviamo a Chicago e, l’anno seguente, a New York. Stanziato, tra il 1912 e il 1922 percorre tutto il Nord America cantando e suonando il pianoforte. Quel anno torna a Chicago e forma una band, registrando i suoi primi record solisti o accanto al re Oliver. Sarà tra il 1926 e il 1930, quando raggiunge il cenit del suo successo, insieme ai suoi peperoncini rossi, che includeva il bambino ory, Johnny Dodds, John Saint-Cyr, rete Allen, Bamby Dodds e altri musicisti molto collegati a New Orleans.

Morton ha mantenuto il suo concetto di accordi basati sulle improvvisazioni polifoniche collettive, un forte respiro caldo, anche negli anni ’30, quando tutte le orchestre hanno lavorato con gli accordi da sezioni tipiche delle grandi bande di swing. Smalmando la band al 1930, diventa un pianista sporadico di club scuro, fino a quando Alan Lomax risciacqua a giocare a Washington Local e, già nel 1938, rende le valutate registrazioni della Biblioteca del Congresso, il primo dal 1930. Negli ultimi due Anni di vita ha riassemblato una band, con un successo ridotto, nonostante abbia musicisti come Sidney Bechet, Braud Wellman o Zutty Singleton, e con i quali ha fatto diverse registrazioni sotto il nome di New Orleans Jazzmen.

Come cantante Aveva una voce avanti e stridente, con una frase ricca e immaginativa, con risorse come ronzio o Bocquiusa, cioè cantando con la bocca chiusa. Come compositore, un gran numero di le sue opere diventava classico jazz: King Porter Stomp, Blues Wolverine, Kansas City Stomp … Nella composizione, ha gestito le risorse tradizionali e popolari, in particolare il blues, gli stracci e gli stomps.

.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *