Interazione Energia

Un approccio semplice per la valutazione dell’interazione energetica è quello di calcolare la differenza tra l’energia degli oggetti isolati e dei suoi componenti aggiuntivi. Nel caso di due oggetti, a {\ displays a}

e b {\ displaysty b}

B

, l’interazione energetica può essere scritta come: Δ e int = E (A, B) – (E (A) + E (B)), {\ displaystyle \ delta e \ testo {int}} = E (a , B) – (E (a) + e (b)),}

{\ displaystyle \ \ delta {\ testo {int}} = E (A, B) - ( E (a) + e (b)),}

dove e (a) {\ displaystyle e (a)}

{\ Displaystyle e (a)}

ed e (b) {\ displaystyle e (b)}

{\ displaysyle e (b)}

sono le energie degli oggetti isolati (monomeri) ed e (a, b) {\ displaystyle e (a, b)}

{\ displaystyle e (A, B)}

L’energia di interazione del suo complemento (dimer).

Per sistemi di grandi dimensioni, coerenziale di n {\ displaystyle n}

n

oggetti, questa procedura può essere diffusa per fornire il totale dell’energia di interazione per molti corpi: Δ e int = e (a 1, a 2, …, a) – σ i = 1 ne (a i). {\ Displaystyle \ \ \ delta e ™, a 2, {\ ldots}, a_n) – \ sumpi = 1} ^ e (a_ {i).}

{\ DisplayStyle \ \ Delta e {\ text {int} = E (A_ 1, A 2, {\ LDOTS}, A_ {N}) - \ SUMI = 1} E (A_ {I).}

Nel calcolo dell’energia per monomeri, dimeri, trimestri, ecc., In un sistema N {\ DisplayStyle n System

n

Oggetti, un set completo di due, tre e fino a n {\ displaystyle n}

n

I corpi nell’interazione energetica possono essere derivati.

L’approccio supermolecolare ha uno svantaggio importante ed è che l’energia finale di interazione è solitamente molto più piccola della cui energia totale è calcolata e quindi contiene un’incertezza molto più grande.

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